Luoghi

Sorrento
 
TassoTorquato Tasso, nato a Sorrento l' 11 marzo 1544 fu uno scrittore e poeta ita­liano, la cui opera più im­por­tan­te e conosciuta è la Gerusalemme libe­rata, in cui vengono des­critti gli scontri tra cris­tia­ni e mu­sul­ma­ni alla fine della Prima Crociata, durante l'assedio di Gerusalemme.
Sorrento (Surriento in dialetto napoletano) è una cittadina in provincia di Napoli (a 47 km dal ca­po­luogo), sul
Gerusalemme liberata

La Gerusalemme liberata

Paesaggio sublime. Cinquanta immagini di Carlo Alfaro. Catalogo della mostra (Sorrento, 30 aprile-27 maggio 2010)

Paesaggio su­bli­me. Cin­quan­ta im­ma­gi­ni di Carlo Alfaro.

versante nord-occi­den­tale della penisola. La cittadina è arroccata su un im­po­nen­te zoc­co­lo di tu­fo, con profonde gole a picco sul mare. Le case sono immerse nel verde e circondate da aranceti, limonaie e oliveti. A far da cornice a Sorrento sono i rilievi che formano la lunga dorsale della Penisola Sorrentina
La fama turistica della cittadina nasce nell'800, ma la sua storia ha radici più antiche: il nome Sur­ren­tum è da collegare forse alla leg­gen­da delle sirene, e si fa­vo­leg­gia di una fon­dazione fenicia della città.
Le Origini di Sorrento risalgono al VII secolo avanti Cristo, allorchè fu fon­data, presumibilmente, dai Fenici. Dal 474 al 420 a.C. Sorrento fu dominata dai Greci, poi dai Sanniti, dai Romani e, dal 552, dai Bizantini. Agli inizi del nono secolo, di­venne un libero Ducato ma dal 1133 fu do­mi­na­ta dai Nor­man­ni. Nel 1558, no­nos­tan­te una di­fe­sa dis­pe­ra­ta, Sor­ren­to fu saccheg­giata dai pirati Turchi e, da quel momento, vennero costruite le mura difensive intorno alla città seguendo l’antico tracciato romano. Sorrento poi, passò dagli An­gio­ini agli Aragonesi ed infine ai Borboni.
„Torna a Surriento" (I tre tenori)

Già all'epoca romana Sorrento era la dimora pre­di­letta dell'aristocrazia. Fu molto frequentata durante la prima età imperiale come luogo di villeggiatura dei ricchi patrizi, i quali elessero tutto l'arco del Golfo di Napoli, dai Campi Flegrei a Sorrento a luogo ideale per trascorrere i mesi estivi ed i periodi di „otium„. Sorsero così in questa zona diverse ma­gni­fi­che residenze che ave­va­no ciascuna il proprio approdo sul mare.

Veduta del Vesuvio
La fama di Sorrento è ricordata anche da Orazio e da Stazio, che nelle sue „Silvae“ decanta la bellezza dei luoghi ed in particolare della Villa del suo amico Pollio Felice.
Il centro della cittadina è piazza Tasso, che prende il nome dal monumento dedicato a Torquato Tasso, l'autore de „La Gerusalemme Liberata“, il più famoso sorrentino, nato nel 1544.
Giocatori di carte a Sorrento
Durante la Settimama Santa l’Italia "mette in scena" numerosissime rap­pre­sentazioni viventi. Spe­cial­men­te nel meridione è un susseguirsi di processioni, riti religiosi e rappresentazioni sacre. Interi Paesi scendono in Piazza per com­memorare il dramma sacro della Morte e della Resurrezione di Cristo.
La notte del Giovedì Santo e quella del Venerdì Santo le strade di Sorrento si illuminano di fiaccole e vengono solcate da affollate processioni: talvolta i penitenti sono a piedi scalzi o in catene per rendere più difficili e faticosi i percorsi della redenzione.
Alla processione del Giovedì Santo a Piano di Sorrento
Nella mentalità popolare la „Processione Bianca" rappresenta l'uscita di Maria alla ricerca del Figlio catturato dai nemici e condannato a morte.
Incapucciati alla processione del Giovedì Santo a Piano di Sorrento
Nella tarda serata Venerdì Santo ha luogo la pro­ces­sio­ne “Nera“, a cura dell’Arciconfraternita della Mor­te e Orazione, con sede nella Chiesa dei Servi di Maria. Essa rappresenta il trasporto del Cristo Morto, una splendida scul­tura lignea di ignoto, ve­ro­si­mil­men­te del Settecento, seguito dalla Madon­na Addo­lorata.
È dagli anni sessanta del XX secolo che l'estensione dell'attività turistica è diventata il settore di punta dell'economia cittadina.
 
 
Gerusalemme liberata

La Gerusalemme liberata

Paesaggio sublime. Cinquanta immagini di Carlo Alfaro. Catalogo della mostra (Sorrento, 30 aprile-27 maggio 2010)

Paesaggio su­bli­me. Cin­quan­ta im­ma­gi­ni di Carlo Alfaro.

La cieca di Sorrento

La cieca di Sorrento