Chi vuole sapere quali sono i suoni della vecchia Genova, deve assolutamente ascoltare il trallalero. Si tratta di un tipico canto a cappella polifonico, che nei tempi passati veniva cantato dai lavoratori del porto di Genova. Si definisce a cappella ogni esibizione canora che non preveda alcun intervento da parte di strumenti musicali. Nato nel medioevo nel porto di Genova il Trallalero canta del duro lavoro e degli amori della gente di porto.
„Ma se ghe pensu“ - Giovani canterini della lanterna
Il trallallero è praticato da gruppi esclusivamente vocali e - con pochissime eccezioni - esclusivamente maschili. La sua caratteristica principale è l'imitazione di una completa gamma di sonorità vocali e strumentali. Accanto alle voci che interpretano la melodia principale, sono presenti ruoli di ausilio armonico, di accompagnamento e di sostegno ritmico.
„Fuxe de Zena" - Gruppo Canterini Valbisagno
Il trallallero ha radici che risalgono al XI secolo e si espandono sino al XV secolo, grazie al commercio con l'Oriente e al controllo esercitato su Liguria e Corsica. Questo canto di origine rurale diventò il canto dei lavoratori del porto e delle industrie.
È nelle taverne che dopo il lavoro fiorisce il trallallero e, lungo le generazioni, si codifica il suo particolare stile vocale. Nove canterini sono il numero d'oro per un gruppo di trallalero. I cantanti cantano raccolti in cerchio, immersi nel fascino di un canto ricco di influenze orientali, fusi dall'intonazione, dalla sincronia, dall'autenticità.
„Tranvaietti da Doia„
I gruppi di trallalero vengono chiamati squadre e si compongono di cinque voci:
Voce tenore, chiamato in genovese „o primmo" (il primo), poiché è quello che intona il canto.
Contralto, in genovese „contræto", detto però anche „o segóndo" (il secondo) o „a bagascetta" (la bimbetta), poiché viene cantato in falsetto.
"Il Trallalero" spiegato da Paolo Bezagno
Baritono, chiamato „controbasso".
Voce chitarra, in genovese „chitâra", una voce con funzione ritmica ottenuta mettendo davanti alla bocca il dorso della mano, serve per accompagnare il canto con rapide successioni di note che imitano il suono di uno strumento a corde pizzicato.
Basso, anzi i bassi, poiché ve ne sono sempre diversi ad accompagnare con una tonalità "scura" il canto.
Qui si formano i bei concerti
Italie : Polyphonie Génoises
IL trallallero genovese della storica Squadra di Canterini di Isola del Cantone. Con CD Audio