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Recanati
 
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Parlare di Recanati è come evocare il grande poeta Giacomo Leo­par­di che qui nacque nel 1798, e da questa bella cittadina delle Marche trasse ispirazione in molte delle sue poesie. La torre del Passero Solitario; il colle de l'Infinito sul monte Tabor; la piazzetta del Sabato del Villaggio, su cui si af­fac­cia la casa natale del Poeta; la casa di Silvia: ogni angolo a Recanati ricorda il poeta.


Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798 - Napoli, 14 giugno 1837) è uno dei massimi scri­ttori e poeti italiani di tutti i tem­pi. La straor­dinaria qua­lità lirica della sua poesia e la ri­fles­sio­ne di pensiero sulle do­man­de ultime della condi­zio­ne umana lo rendono figura si­gni­ficativa di tutta la lette­ra­tu­ra e cultura europee e mondiali.

„Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
         dell’ultimo orizzonte il guardo esclude ...“
Recanati fu centro direzionale di primaria importanza nei secoli passati. Posta sulla dorsale tra le valli dei fiumi Musone e Potenza, ha antiche chiese e nobili palazzi che custodiscono importanti opere d'arte.
Nel XII secolo, Recanati diventò un
Tutte le poesie, tutte le prose e lo Zibaldone
Leopardi: le poe­sie, tut­te le pro­se e lo Zi­bal­done
comune libero, dall'unione dei castelli di Monte Morello, Monte Volpino e Monte San Vito. Il Comune fu attraversato dalle lotte fra guelfi e ghibellini. La Repubblica di Recanati fu insignita persino del titolo di „Justissima Civitas" dai Priori del Comune di Firenze, grazie all'im­portanza dei suoi statuti. Nel 1229, ottenne dall'imperatore Federico II di Sve­via il diritto di costruire un porto sulla costa (l'attuale Porto Recanati). Nel 1240, papa Gregorio IX istituì qui la sede episcopale. Passata allo stato pontificio e unita alla sede episcopale di Loreto, la fama della città diminuì.
Una passeggiata, la preferita di Leopardi, porta poi al quattrocentesco Mo­nas­tero di S. Stefano, che corona il Colle dell’Infinito. Ai ricordi del poeta è ri­ser­vata una sala del Palazzo Comunale, sede della Pinacoteca (scrigno di alcuni capolavori del Lotto, che qui lavorò a più riprese) e del Museo dedicato a Beniamino Gigli, nativo anche lui di Recanati.

Beniamino Gigli (Recanati, 20 marzo 1890 - Roma, 30 no­vem­bre 1957), fu un tenore di fama internazionale, uno dei più ce­lebri cantanti d'opera del 20. secolo. Dotato di una voce tenorile di rara estensione, venne para­gonato più volte a Enrico Caruso. Alla definizione talvolta datagli di "Caruso Secondo" soleva rispondere di preferire quella di "Gigli Primo". La sua fama mo­ndiale è anche dovuta alle innumerevoli canzoni e romanze da salotto, interpretate frequentemente nei film, tra le quali vanno ricordate le celeberrime Non ti scordar di me (1935) e Mamma (1940).

La città è sede del „Centro Mondiale della Poesia“. Il settecentesco Palazzo Leopardi, la casa natale del poeta, tutt'oggi abitato dai discendenti, è aperto al pubblico. Esso venne ristrutturato nelle forme attuali dall'architetto Carlo Orazio Leopardi verso la metà del XVIII secolo.
La statua del grande poeta
L'ambiente più suggestivo è senza dubbio la biblioteca, che custodisce oltre 20.000 volumi, tra cui incu­naboli ed antichi volumi, raccolti dal padre del poeta, Monaldo Leopardi.
 
 
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Leopardi: le poesie, tutte le prose e lo Zibaldone
Leopardi
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