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San Marino
 
Il mio interesse per San Ma­ri­no nacque tan­ti an­ni fa, nel­la mia in­fan­zia. E il fat­to che ques­ta pic­co­la re­pubb­li­ca all'in­ter­no del­la Re­pubb­li­ca Ita­lia­na fos­se riu­sci­ta ad at­ti­ra­re la mia at­ten­zio­ne è da at­tri­buir­si es­clu­si­va­men­te al­la mia pas­sio­ne (di al­lo­ra) per la fi­la­te­lia. A quei tem­pi, pri­ma dell'av­ven­to dei PC e dei ga­me­boy la rac­colta dei francobolli era un pas­satempo molto diffuso tra per­sone di ogni età.
San Marino è la più antica Repubblica del mondo ed il terzo Stato più piccolo d' Europa.
La Serenissima Repubblica di San Marino è un pic­co­lo stato (61,5 km², 30.000 abitanti, capi­tale Città di San Marino) situato all'interno della Repubblica Ita­lia­na, tra le regioni Emilia-Romagna (provincia di Rimini), e le Marche (provin­cia di Pesaro e Urbino). La lingua ufficiale è l'italiano; tra la popolazione è dif­fuso anche il dialetto romagnolo.
La Rocca Guaita (1. torre)
La tradizione fa risalire la fondazione di San Marino al 301 d.C., quando Mari­no, un lavoratore della pie­tra fuggito dall’isola dalmata di Arbe alle persecu­zioni contro i cristiani dell’imperatore romano Dio­cle­zia­no, salì sul Monte Tita­no e vi fondò una pic­co­la comunità di cristiani.
È però solo dal medioevo che si hanno notizie certe sulla esistenza di ele­men­ti che confermano che sulla vetta del Monte Titano esisteva una Comunità or­ganizzata.
Grazie alla povertà della comunità ed all'in­acces­si­bi­lità dei luoghi, riesce a mantenere costantemente la propria indipendenza.
A protezione contro i saraceni ed i normanni, nel X secolo l'abitato viene fortificato, inizialmente con la realizzazione le tre rocche e poi cingendo le rocche con un muro di difesa.

Le tre rocche sormontate da piume di struzzo ap­pa­io­no nello stemma della repubblica, che presenta un ramo di alloro alla sinistra delle rocche, un ramo di quercia a destra ed una corona in alto.
Un diploma di Berengario del 951 at­tes­ta l'in­di­pen­den­za di San Marino, che durante la lotta per le investiture divenne comune con propri statuti (1263) e consoli regolari e indipendenti, e accrebbe i suoi territori.
Nel XI secolo San Marino si organizza in Comune e dal 1253 si trasforma in Repubblica, con il potere esecutivo nelle mani dei Capitani Reggenti e quello legislativo nelle mani di un Consiglio di Capifamiglia, detto Arengo.
Successivamente, il potere legislativo passò dall'A­ren­go al Consiglio Grande e Generale, una rap­pre­sen­tan­za di 60 membri eletti ogni 5 anni che rappre­senta il Parlamento della repubblica.
La Cesta o Fratta (2. torre)
Dalla fine del XIII secolo iniziano le numerose dis­pute per la difesa della pro­pria indipendenza, prin­cipalmente nei confronti dello Stato Pontificio.
Durante le lotte tra i Malatesta, signori di Rimini, e il Montefeltro, San Marino fu sempre alleata dei Mon­te­fel­tro, e poi dei Dalla Rovere, che ne ereditarono il ducato di Urbino.
Nel 1462, con la sconfitta di Sigismondo Malatesta, San Marino ebbe i castelli di Fiorentino, Mon­te­giar­dino, Serravalle e Faetano, che costituirono il suo ul­ti­mo ampliamento territoriale. A quel punto il Gran consiglio era formato da 20 nobili, 20 borghesi e 20 contadini.
Nel 1503 Cesare Borgia occupò per breve tempo la repubblica, ma ne fu ri­cacciato alla morte di Ales­san­dro VI; nel 1544 venne respinto un tentativo di occupazione di Fabiano da Monte, e nel 1549 si ebbe il riconoscimento di so­vra­nità da parte del papa Paolo III.
Nei secc. XVI e XVII vi fu una certa decadenza, che ebbe come risultato un rafforzamento dell'aris­to­cra­zia, con la formazione di un Gran consiglio for­ma­to da 45 membri, tutti nobili.
Lo Stato della chiesa tentò due volte, nel 1739 con il cardinal Alberoni e nel 1786 con il cardinal Valenti, di impadronirsi di San Marino, ma solo il primo ten­ta­tivo riuscì, e per il breve periodo di cento giorni.
Statua della libertà sulla Piazza della Libertà
Napoleone nel 1797 offrì addirittura San Marino di estendere il territorio in cambio di doni ed amicizia, ma i sam­ma­ri­ne­si ri­fiu­ta­ro­no l'am­plia­men­to. Nel 1861 Lin­coln scris­se ai Ca­pi­ta­ni Reg­gen­ti per ma­ni­fes­ta­re l'ap­prez­za­men­to per San Ma­rino e la sua sto­ria; la Repub­blica di San Marino vanta una tradizione di os­pi­ta­lità ecce­zionale in tutti i tempi, in ques­ta terra della libertà non fu mai negato il diritto di asilo e l'aiuto ai per­se­guitati qua­lun­que fossero le loro con­dizioni e le loro idee, fra tutti è da ri­cordare Giu­sep­pe Garibaldi nel 1849 che dopo la sconfitta del­le rivoluzioni del 1848/49 efuggiva dall'accerchiamento egli eserciti nemici e trovò rifugio proprio sul Monte Titano.
Quando il 17 Marzo 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, San Marino, da sem­pre repubblica libera, non volle farne parte e rimase sovrana. Nel 1865 San Ma­rino fu il primo stato europeo ad abolire la pena di morte.
Piazza della Libertà
Oramai San Marino è una realtà politica accettata, riconosciuta. A partire dal 1971 nomina am­ba­scia­tori. Entra poi nel Consiglio d'Europa, ha un posto nella CSCE, è membro dell'ONU.
Il settore turistico contribuisce per più del 30% del prodotto interno di San marino.
Il centro storico della città di San Marino è ricco di bellezze naturali, musei, biblioteche e monumenti. Sulla vetta del Monte Titano si ergono le tre Rocche o Torri fortificazioni collegate fra loro con muraglie con camminamenti alla città sottostante racchiusa da una triplice cerchia di mura, intervallate da di­ver­se porte, baluardi e torrioni. Entro le mura della città vi sono le antiche piazze, i palazzi, musei, chiese, case medioevali tutte in pietra che con­ser­vano l'aspetto di un tempo.

Da visitare nel centro storico: la Seconda Torre sede del museo delle armi antiche; il Palazzo del Go­ver­no; la Basilica del Santo; la Chiesa di San Fran­cesco con annessa pinacoteca-museo; la Chiesa dei Cap­puc­cini; la Mostra dell'artigianato sam­ma­ri­nese; il Museo delle armi moderne; il Museo delle auto d'epoca; il Museo delle Cere; il Museo delle Curiosità.
La Repubblica di San Marino è suddivisa in nove amministrazioni locali chia­mate Castelli, ognuna delle quali porta il nome del proprio capoluogo. Tali amministrazioni sono strutturate sulla fattispecie delle municipalità italiane e vengono rette da giunte di Castello. I nove Castelli di San Marino sono:
Città di San Marino (capitale), Acquaviva, Borgo Maggiore, Chiesanuova, Domagnano, Faetano, Fiorentino, Montegiardino, Serravalle.
La Repubblica di San Marino è suddivisa in nove amministrazioni locali chia­mate Castelli, ognuna delle quali porta il nome del proprio capoluogo. Tali amministrazioni sono strutturate sulla fattispecie delle municipalità italiane e vengono rette da giunte di Castello. I nove Castelli di San Marino sono:
Città di San Marino (capitale), Acquaviva, Borgo Maggiore, Chiesanuova, Domagnano, Faetano, Fiorentino, Montegiardino, Serravalle.
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