Michela Murgia è nata a Cabras (Sardegna) nel 1972. Nel 2006 ha pubblicato „Il mondo deve sapere", il diario tragicomico pubblicato originariamente sotto forma di blog dell'autrice quando lavorava in un call center. Il libro ha ispirato il film di Paolo Virzì „Tutta la vita davanti“.
Nel 2008 ha pubblicato „Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell'isola che non si vede", nel 2009 il romanzo Accabadora, vincitore nell'anno successivo del Premio Campiello, nel 2011 uscì Ave Mary, nel 2012 Presente (con Andrea Bajani, Paolo Nori e Giorgio Vasta) e L'incontro.
Michela Murgia è una scrittrice sarda con un fortissimo legame con la sua terra. Di se disse in un'intervista: „Sono nata in Sardegna, e per quanti indirizzi abbia cambiato in questi anni, dentro non ho mai smesso di abitarla, sognandola indipendente in ogni accezione del termine„.
Michela Murgia intervistata da Antony Muroni
Il mondo deve sapere
Il mondo deve sapere
In questo libro Michela Murgia racconta la storia di Camilla, una ragazza laureata che trova solo un impiego come telefonista in
Tutta la vita
davanti [DVD
un call-center con il compito di vendere, attraverso tecniche di vendita invasive, un aspirapolvere. Le stravaganti tecniche di „telemarketing“ per la persuasione occulta delle casalinge, il mobbing nei confronti dei dipendenti, le assurdità raccontate alle casalinghe al telefono e le reazioni delle stesse, le figure dei colleghi e dei capi, tutto viene descritto con un linguaggio semplice e colloquiale e con uno stile ironico. Michela Murgia è stata una delle prime scrittrici a tematizzare la situazione del precariato in Italia, riuscendo a far riflettere, e, sorprendentemente, anche a far ridere.
Tutta la vita davanti - trailer
Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell’isola che non si vede
Viaggio in
Sardegna.
Quella raccontata da Michela Murgia in questo libro non è la Sardegna delle cartoline e degli opuscoli turistici, ma quella delle storie e dei silenzi, delle pietre e dei volti, dei riti e delle superstizioni di un’isola misteriosa i cui abitanti sono così poco avvicinabili dagli italiani del “continente”. Michela Murgia ci fa conoscere in questo libro la „sua" Sardegna, al di là di tutti i cliché turistici.
Undici sono gli itinerari descritti in questo volume: si viaggia tra pitture murali e nuraghi, coste, miniere, piramidi, pozzi, ma anche poesie e musica. Si tratta comunque di una guida validissima per mettere insieme itinerari alla scoperta di una Sardegna poco conosciuta ma autentica.
S'accabbadora
Accabadora
[DVD]
In sardo, „accabadora“ è colei che finisce. Agli occhi della comunità, il suo gesto è quello pietoso e amorevole di chi aiuta il destino a compiersi. L’accabadora è l'ultima madre, quella che aiuta a lasciare la vita perchè come si ha bisogno d’aiuto per nascere, così lo si ha anche per morire. Questa è la filosofia della vecchia Tzia Bonaria che esce di notte avvolta in uno scialle nero sullo sfondo di una Sardegna arcaica nella quale valevano ancora leggi non scritte. Narrando la storia di Tzia Bonaria, la vecchia sarta che sa dare una morte pietosa, e Maria, la bambina che Tzia Bonaria ha preso con sé per crescerla come una figlia, una fill'e anima, Michela Murgia affronta il tema complesso dell'eutanasia senza tentare di semplificarlo.
Questo libro riporta il lettore, come anche „Padre padrone“ di Gavino Ledda e „Cristo si fermò ad Eboli" di Carlo Levi in un un mondo arcaico di isolamento, povertà, superstizione, guidato da concezioni diverse di vita che nell'Italia odierna del consumismo e dei mezzi di communicazione di massa è praticamente scomparso.
Con „S'accabadora“ l'autrice ha vinto la sezione narrativa del Premio Dessì nel settembre 2009. Nel maggio 2010 il racconto è stato premiato con il SuperMondello, il riconoscimento più importante del Premio Mondello e, nel settembre dello stesso anno, con il Premio Campiello.
Ave Mary
Ave Mary
Un saggio, quasi un racconto, questo, di come il cristianesimo e in particolare la chiesa cattolica nella sua lunga storia di egemonia abbiano contribuito a sminuire il valore della donna, relegandola ai classici ruoli di immorale seduttrice o di angelo del focolare. Partendo da casi concreti, citando il Vangelo, pubblicità televisive, encicliche e titoli di giornali femminili, Michela Murgia dimostra che la formazione cattolica di base continua a legittimare la gerarchia tra i sessi, anche al di fuori dell'ambito religioso. E questo anche per i non credenti.
Di questo Libro la Murgia ha detto: „Dovevo fare i conti con Maria, anche se questo non è un libro sulla Madonna. È un libro su di me, su mia madre, sulle mie amiche e le loro figlie, sulla mia panettiera, la mia maestra e la mia postina. Su tutte le donne che conosco e riconosco. Dentro ci sono le storie di cui siamo figlie e di cui sono figli anche i nostri uomini: quelli che ci vorrebbero belle e silenti, ma sopratutto gli altri. Questo libro è anche per loro, e l'ho scritto con la consapevolezza che da questa storia falsa non esce nessuno se non ci decidiamo a uscirne insieme.„
Accabadora [DVD]
Viaggio in Sardegna.
Undici percorsi nell'isola
che non si vede