|
|
|
Il Signor Bonaventura |
Generazion di italiani hanno letto il Corriere dei Piccoli. Stranamente a me è rimasto impresso quasi solo un personaggio, quella strana figura con la giacca rossa che alla fine di ogni avventura riceveva sempre una grossa ricompensa. |
Il Corriere dei Piccoli, pubblicato dal 1908 al 1995, è stato il primo Settimanale di fumetti dell'editoria italiana. |
Il Corriere dei Piccoli divenne ben presto „il" giornalino preferito di tante generazioni di bambini e ragazzi italiani. All'inizio tutte le storie per bambini avevano un'impronta nettamente nazionale, richiamandosi principalmente alla pedagogia del Risorgimento. |
Il Corriere dei Piccoli (Corrierino) pubblicò numerosi fumetti americani, nella versione, ovviamente, italiana. Per esempio Bibì e Bibò (The Katzenjammer Kids, creati nel 1897), Fortunello (Happy Hooligan, nato nel 1899) e Arcibaldo e Petronilla (Jiggs & Maggy). |
Più famose diventarono le avventure del "Signor Bonaventura", creazione tutta italiana di Sergio Tofano, la cui prima storia fu pubblicata il 28 ottobre 1917. Bonaventura era vestito con una caratteristica marsina e bombetta rossa, larghi pantaloni bianchi, ed era sempre accompagnato da un cane bassotto. |
|
Cliccare per ingrandire
|
Ognuna delle avventurre incominciava con la classica frase: "Qui comincia l'avventura del Signor Bonaventura ...", e finiva invariabilmente con una ricompensa per l'ingenuo ma onesto Bonaventura che riceveva in premio un assegno da un milione di Lire. Con l'inflazione – si sa le lire persero il loro valore e allora a partire dalla fine degli anni 50 si passò ad un assegno di un miliardo! |
|
Cliccare per ingrandire |
Il successo del personaggio „Signor Bonaventura“ fu tale che le sue avventure apparsero ininterrottamente ogni settimana per ventisei anni, fino al 1943, diventando uno dei fumetti di maggior successo della prima metà del Novecento. Dopo la guerra le pubblicazioni vennero riprese ma nel corso degli anni cinquanta le avventure pubblicate del „Signor Bonaventura“ diminuirono finchè il personaggio scomparve completamente negli anni sessanta. |
|
Cliccare per ingrandire |
Oltre ai fumetti il Corrierino pubblicò anche racconti a puntate e diverse rubriche, come "La palestra dei lettori", "Corrierino-club" e "Corrierino Sport".
Ill settimanale aveva anche componenti istruttive come l'inserto Corrierino Scuola, che pubblicò schede (da usare per varie ricerche), atlanti geografici e storici, scenari naturalistici da completare e altro. Un altro punto di forza furono i soldatini o i calciatori, le bamboline di carta coi vestiti e gli accessori e tutta una serie di giochi e di ambientazioni in carta tutti da incollare su cartoncino e ritagliare. |
|
Cliccare per ingrandire |
Il Corriere dei Piccoli ha subito negli anni molte modifiche per quello che riguarda la formula, il formato e la foliazione. L'avvento della tv commerciale ha spinto il settimanale a modifiche nei contenuti, come pubblicare a fumetti le serie animate più in voga. È uscito in edicola senza interruzioni fino al 15 agosto 1995. |
Quest'ultimo episodio del „signor Bonaventura“, datato 1928, è particolarmente interessante per la storia del costume perchè l'uso di una stola di volpe intera („renàn“) con coda, muso e zampe, considerato l'apice dell'eleganza femminile nell'anteguerra, oggi è completamente scomparso perchè l'odierna coscienza animalistica della gente lo renderebbe ancora meno accettabile di una comune pelliccia. |
|